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SI LEGGONO ANCORA LE FIABE AI BAMBINI? LA STORIA DI BOSCOBISLACCO Di Gulli Morini e Patrizia Biasini, ed. Favolose, 2008, pp 61
Le favole appartengono in molte famiglie, al rituale dell’addormentamento. I genitori le leggono con piacere, il piccolo le chiede sempre più spesso, così si crea una comunicazione, intorno a valori e sentimenti, in un clima pieno d’affetto. Una comunicazione, un clima, che aiuta a crescere. Il piccolo si addormenta dolcemente, cullato dal suono della voce della madre, o del padre, un po’ come farsi tenere per mano nel passaggio da un mondo, quello diurno, così pieno di attività, giochi, incontri, a quello notturno, che è per sua natura silenzioso, quieto, dolce per il riposo, ma anche un poco spaventoso, perché buio, ignoto.
Ma quali sono le fiabe e le favole che scegliamo per i nostri bambini? Forse non tutti sanno che anche le favole risentono delle tradizioni culturali dei popoli. Troppo spesso, credo, fiabe e favole che circolano in Italia sono caratterizzate da streghe, maghi, lupi, principi e regnanti, personaggi che possono essere solo buoni o cattivi, vincenti o perdenti, furbi o fregati, colpevoli o innocenti.
Boscobislacco non è così! Finalmente un libro gioioso, pieno di buoni sentimenti, ma non ammalato di buonismo! O di colpe! Così le favole di un padre, inventate per fare addormentare la figlia, per accompagnarla con la sua tenerezza nel mondo di Orfeo, ma anche nel mondo della vita, ora diventano libro, un racconto per tanti altri padri che vogliono avventurarsi nel mondo del giorno e della notte coi loro piccoli… Racconti che sono storie di vita, sapientemente illustrate da Patrizia Biasini. Lasciandoci trasportare in questo mondo, troviamo vari personaggi..… Non è più necessario essere sempre l’unico, l’eletto, il saggio, sempre capace, sempre fortunato, sempre presente nel momento opportuno, come il Geronimo Stilton di turno, che all’inizio magari è anche simpatico, ma poi annoia pure. Allo stesso modo, anche il diverso a Boscobislacco non deve necessariamente mostrare virtù eccezionali per essere accolto, ma semplicemente può farsi conoscere per le sue caratteristiche. Per quello che è! “Gli incidenti” possono capitare, non sempre le cose vanno come desideriamo, ma questi “problemi” si possono anche superare, possiamo comunque continuare a vivere, come la volpe a pois, che per fortuna sua non è dovuta ricorrere ad una “plastica della pelliccia”, per nascondere gli schizzi di candeggina che l’hanno colpita, né rifarsi il colore! Oppure troviamo il golosone nano cucchiaino, che riceve amore, nonostante i suoi vizi, e che può imparare a gestirsi nel rispetto degli altri (perché in effetti, amare non giustifica qualsiasi cosa!). Vi si ritrovano anche problemi di vita quotidiana, come con la piccola talpa Margherita, che cerca lavoro ma è combattuta tra l’uscire di casa respirando aria nuova e il badare alle figlie restando vicino a loro. Un posto, questo bosco, dove si può anche sbagliare, ma si può imparare dai propri errori! Un posto dove le persone sono tutte diverse, come nella vita, e scoprono che questa diversità è vantaggiosa: se ognuno mette a disposizione ciò che sa fare, tutti ne avranno qualche beneficio! E le paure? Come aiutiamo chi è così spaventato da non farsi nemmeno trovare? Eppure qualcosa si può fare… E anche a Boscobislacco c’è la favolosa fata psicologa per chi ne ha bisogno. Beh, non si può che sorridere! Un libro quindi contro-tendenza rispetto alla caduta di valori della nostra società; Gulli infatti ci riporta nel cuore della famiglia, in quella cuccia calda che ci ha nutrito e ci nutre d’affetto. Buona lettura!
Dott.ssa Barbara Rossi, psicologa - psicoterapeuta, individuale e di gruppo PER RAGGIUNGERE BOSCOBISLACCO, POTETE SCRIVERE A: Tuttofoto snc [tuttofotosnc@virgilio.it] |
www.lavorodigruppo.eu - www.terapiedigruppo.info - www.infanziaeadolescenza.info
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