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APPROFONDIMENTI
PSICOSOMATICA
UN PARTICOLARE MOMENTO DELLA MIA
VITA: RIFLESSIONI
Da poco è terminata la proiezione di un film
alla tv , che ha suscitato in me parecchie emozioni, pensieri , riflessioni.
Il film raccontava di una ragazza , che in un periodo in cui si era ammalata,
aveva fatto alcune scelte rispetto alla propria vita;questo mi ha portato
ad identificarmi per certi aspetti in quel personaggio , pur essendo la
mia malattia (per mia fortuna ) molto meno grave.
Comunque per un periodo sufficientemente lungo ho dovuto rinunciare all'attività
lavorativa;cosa per me alquanto difficile, visto che fino ad ora era sempre
stato un punto fermo della mia vita. Inizialmente pensavo :"ma come
faranno a gestire quel problema? Come faranno a risolvere i capricci dei
pc?... ecc
"
E' stato molto faticoso accorgersi che al di là di tutto le situazioni
problematiche venivano gestite ugualmente e forse anche meglio di prima.
Ma direi che l'aspetto che mi ha fatto piu' riflettere è stato
il rapporto con i colleghi:persone con cui condividevo giornate intere
, con cui era nata a mio avviso una buona relazione di reciprocità,
in realtà di fronte alla mia malattia si sono dileguate. Mai in
sei mesi una telefonata solo per chiedere :come stai. ?Come va?
Questo ha generato in me una profonda malinconia ed una certa tristezza.
Tuttavia questi sentimenti mi hanno permesso di interrogarmi e di chiedermi:"Valeva
la pena dedicarsi in modo cosi' intenso al lavoro? Quei colleghi erano
persone di cui fidarsi? Quando tornero' al lavoro quali atteggiamenti
potro' avere nei loro confronti?"
Credo in parte di essermi già data una risposta: il lavoro è
un aspetto importante della nostra vita ma sicuramente non è tutto!
Inizialmente occupata dalle visite, dalle fisioterapie, non capivo, ma
ora che il dolore è un po' passato ,mi sento piu' obiettiva ed
è chiaro che le persone su cui ho veramente potuto contare sono
state coloro che mi erano affettivamente piu' vicine:"il mio compagno,
la mia famiglia e le amiche piu' care".
Credo che in alcuni momenti non sia stato facile per loro starmi accanto:spesso
mi lamentavo, a volte piangevo in altre occasioni mi opponevo loro con
una certa arroganza.
Fortunatamente sono stati comprensivi e cosi' spesso, mi hanno incoraggiata,
aiutata ,circondandomi di mille attenzioni.
Ora che sto un po' meglio, con il sorriso sulle labbra penso che non mi
era mai successo di ricevere cosi' tante coccole e che da persona "sana"
mi dovro' abituare a farne a meno.
Mentre scrivo cio', mi sorge un dubbio: ma non è che ci si ammala
solo per cause fisiche? Oppure anche perché inconsciamente si desidera
sentirsi piu' al centro dell'attenzione?
Ma
non so.
Sicuramente anni di psicoterapia mi hanno permesso di "leggere"
questa esperienza in modo diverso ,offrendomi sicuramente strumenti nuovi,
per superare questo difficile momento della mia vita.
PINA
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