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INFANZIA
GENITORI
E FIGLI: LA NECESSITA' D'ESSERE IMPERFETTI
Il compito dei genitori oggigiorno sta diventando
sempre più complesso, nell'aiutare i figli a crescere, dovendo
permettere loro da un lato di esprimere le loro potenzialità e
risorse, dall'altro lato di adattarsi a una società complicata
ed esigente, sapendosi difendere.
Per svolgere questo compito i genitori maturano anche dei sogni e dei
progetti che possono dare spunto ai figli per formulare progetti e sogni
personali da realizzare.
Partendo dall'esempio di altre persone significative si può maturare
infatti una propria identità.
Un tempo si sognavano così per i figli un buon lavoro e una famiglia
felice, ma ora che molti bisogni sono soddisfatti siamo diventati più
ambiziosi ed esigenti.
Così fin dalle prime scuole si finisce per sperare che i figli
siano uguali agli altri, cioè che non creino problemi, ma anche
che siano diversi dagli altri, cioè i più bravi della classe,
della squadra sportiva, musicisti, bilingue
quindi un po' speciali
in tutti questi impegni e in più proprio come li si vuole.
Anche se non si pretendono tutte queste caratteristiche insieme, certo
lo si spera, forse per il loro bene, e i figli sono così bravi
che all'inizio ci provano, pur di meritare l'amore dei genitori.
A volte ci riescono, a volte no.
Che succede allora? Abbiamo diverse possibilità; eccone alcune.
I figli diventano perfetti, sempre bravi e all'altezza delle situazioni.
I genitori sono entusiasti, finchè dura. Domanda: come faranno
di fronte alla prima difficoltà se non si sono allenati ad affrontarle?
Sarà un grosso problema, il crollo di un mito sia per i genitori
che per i figli, là dove le identificazioni reciproche non hanno
permesso un sano processo di individuazione che passa necessariamente
attraverso prove, errori, fallimenti. Rientrano in questa categoria i
piccoli geni ma anche le anoressiche, così brave, belle, magre
finchè non si scopre che lo sono troppo!
I figli diventano imperfetti, a volte bravi e a volte no. Se trovano
adulti capaci di sostenerli, che apprezzano i loro sforzi e i buoni risultati,
che li aiutano ad affrontare le difficoltà e gli insuccessi senza
sostituirsi a loro, trovano le possibilità migliori per una sana
crescita.
I figli che diventano troppo imperfetti, che non ne azzeccano una,
di cui gli adulti non sono mai contenti perché non sono mai adeguati,
mai come li si vuole. In questi casi il rischio è che si sviluppi
un'identità negativa con spunti antisociali.
I figli abbandonati. Hanno genitori troppo impegnati su altri obiettivi,
o che hanno rinunciato al loro difficile ruolo, o per problemi personali,
o perché hanno perso i giochi di ruolo che la società esige,
o perché va bene tutto purchè non si litighi.
Sia il primo, che il terzo, che il quarto tipo descritto
sono ad alto rischio. Infatti mentre è scontato pensare che là
dove ci sono mancanze ci sono disfunzioni, è invece sorprendente
pensare che se le cose "vanno troppo bene" ci sia da preoccuparsi.
In altri termini, la perfezione conduce ad aspetti disfunzionali più
durevoli e/o tenaci in quanto per definizione non è discutibile.
Gli esempi giornalistici dei figli troppo imperfetti dei genitori troppo
perfetti sono fin troppo noti.
Dott.ssa B. Rossi, psicologa e psicoterapeuta
Dott. E. Coppola, psichiatra e psicoterapeuta
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